Sto assistendo ad un sacco di interventi idioti o quantomeno esagerati su stampa, radio e TV.
Adesso sto ascoltando Radio24 e il discorso si sta spostando sulla responsabilità presunta dell'uomo sulla catastrofe appena successa in Asia, come effetto del cambiamento operato sulla natura.
Adesso, va bene che non sono del mestiere, ma non sono stupido e posso capire certi concetti.
1° concetto: la terra è come una grande mela, dove solo la buccia (crosta) è solida, la polpa è tutta fluida e si muove.
2° concetto: la deriva dei continenti, lo scorrimento delle zolle continentali e della crosta terrestre è cosa certa, indiscutibile. Certo che, se si muove, quando fa attrito il minimo che succeda è un terremoto, altro che buco nell'ozono (del cervello di chi lo sostiene).
3° concetto: i paesi poveri, come tanti altri paesi meno poveri, hanno popolazioni che vivono a livello del mare. Se capitano questi eventi, è inevitabile devastazione e morte. L'unica cosa da fare non è pregare gli dei, ma attivare allarmi per fuggire in tempo. Se non ci sono soldi, ebbene troviamoli: l'India spende in armamenti una enormità, basterebbe risparmiare il 5% del bilancio della difesa per farlo, non mi parlate di paese povero.
4° concetto: l'asse terrestre, oltre al movimento di precessione (mi pare ogni 29.000 anni o giù di li' fa un cono completo) ha continue oscillazioni rapide, e un ruttino sulla crosta influisce talmente poco che non è percettibile in nessuna delle manifestazioni naturali. 6 centimetri di spostamento è meno del brandeggio di un palazzo di 40 piani al vento.
5° concetto: nessuno considera che gli effetti delle tempeste solari e della undecennale attività solare delle macchie provoca danni ed effetti ben maggiori di tutto cio' che possediamo sulla terra. Solo che i soloni del momento non ne capiscono abbastanza e allora preferiscono leggere i fondi del caffé.
Ecco, sento davvero un gran bisogno di veri sapienti e di onesti intellettuali; per ora vedo solo dei gran tromboni.